giovedì 26 gennaio 2012

Geo & Geo: va in onda l'eolico al caramello

Giovedì 26 gennaio ho assistito a una puntata di Geo & Geo che è poco definire scandalosa. Il tema: l'eolico con intervista al Sig. Togni, Presidente dell'ANEV.

In pratica è come se si fosse voluto accertare la bontà della cucina di un ristorante.... intervistando il cuoco! Mi ha colpito, negativamente, l'assoluta 'prostrazione giuliva' della conduttrice, la Signora Sagramola, nei confronti del nuovo Mosè dell'energia rinnovabile: il Sig. Togni (nipote di tanto democristiano nonno!..... eh...eh.... Darwin aveva proprio ragione!.....).

La conduttrice ha dichiarato, sempre con fare giulivo, che la vista dei "Parchi eolici" le dà gioia, sì insomma li vede belli.....

Intanto Togni con fare serio e professionale (!) esibiva l'accordo con Greenpeace e Legambiente in merito alle linee guida sul come installare i cosiddetti "Parchi eolici" evitando di ferire l'ambiente e il paesaggio. Credetemi, un pezzo da libro Cuore.

L'aspetto grave è stata l'omissione da parte della conduttrice delle problematiche relative all'impatto dell'eolico nell'ambiente, come la distruzione e perdita dell'habitat, l'incidenza sulla mortalità di specie di uccelli non solo migratrici (aquile, avvoltoi, nibbi ecc....), il guasto irreversibile allo skyline. Solo una battutina finale, sempre con fare giulivo (si vede proprio che non ne può fare a meno....) sul pericolo degli uccelli migratori (sic....e gli altri non migratori?). Pronta la risposta di Mosè Togni: mai faremo impianti sulle rotte migratrici:a questo punto applausi a non finire e sipario che scende su questa brutta farsa di RAI 3.

Se questa è informazione io sono una quaglia...

Scriverò alla Signora Sagramola come Segretario di Altura ricordandole un pò di cose e informandola su aspetti importanti che sembra ignorare.



Fabio Borlenghi


domenica 15 gennaio 2012

Progetto di eolico sui Monti Sibillini

L’Associazione Sibilla Appenninica, insieme ad altre Associazioni e Comitati, ha promosso un’azione di deciso contrasto contro un progetto di impianto cosiddetto "minieolico", riguardante una zona dei Monti Sibillini di forte pregio naturalistico.

ALTURA condivide il comunicato diffuso dall'Associazione Sibilla Appenninica e dà il proprio appoggio totale alle iniziative di contrasto alle centrali eoliche nel Parco nazionale dei Monti Sibillini e nelle zone circostanti

Ecco a seguire il comunicato della stessa associazione
(www.sibillaappenninica.it):


"NO ALL'EOLICO NEL PARCO DEI SIBILLINI: LE ASSOCIAZIONI E I COMITATI
DIFENDONO IL DIRETTORE

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a un duro attacco da parte dei sindaci dei Comuni dell’Alto Nera (Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera) nei confronti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del suo Direttore Franco Perco. Lo scontro si è incentrato sul parere negativo del Parco per “il progetto di realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica”. I progetti, definiti “minieolico”, prevedono l’installazione di tre torri, di altezza complessiva che va dai 33 ai 40 metri, cioè come palazzi di oltre 10 piani, sul monte Spina di Gualdo, a oltre 1300 m di quota. Il progetto interessa quindi un’area di eccezionale valore paesaggistico e ambientale, situata nel cuore del Parco e sottoposta ai massimi livelli di tutela: zona 1, dove sono prevalenti gli interessi di conservazione ambientale, e zona B del piano per il Parco, “di riserva generale orientata, dove è vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare le costruzioni esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio, effettuare movimenti di terreno o
trasformazione dell’uso del suolo.
Comprendiamo le difficoltà economiche dei piccoli comuni montani, ma lascia quantomeno perplessi che si spenda denaro pubblico nello studio di progetti che andrebbero a deturpare proprio le principali risorse del territorio, cioè quelle ambientali, e che contrastano palesemente con le vigenti norme di tutela dei parchi e, in particolare, con la legge n. 394/1991 che vieta le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati.
Riteniamo pertanto che il diniego dell’ente parco sia stato un atto doveroso ed esprimiamo piena solidarietà al Direttore Franco Perco, ingiustamente attaccato dai tre sindaci. Confidiamo che gli stessi sindaci rinuncino a tali progetti, non solo in uno spirito di legalità e rispetto delle altre istituzioni, ma anche nella consapevolezza che le principali potenzialità di sviluppo di questi territori si fonda proprio sulla tutela del paesaggio e della natura, come dimostrano i molti turisti che ogni anno visitano questi luoghi contribuendo a tener viva l’economia locale.

Sottoscrivono:
WWF Marche
Associazione Guide Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi
Comitato Ariacheta
Comitato per la difesa del paesaggio dell'Alta Valsillaro
Comitato Monte Faggiola
Comitato cittadino Salviamo Biancarda e Poggio 3 Vescovi
Comitato Don Chisciotte Terni
Comitato Tutela Paesaggio di Piacenza."



Marina Cianconi
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venerdì 6 gennaio 2012

L'Aquila regina del Parco

Uno dei maggiori successi conservazionistici della fauna in Appennino

Sabato 7 gennaio, alle ore 17.30, alla Gabellina, storica dogana-osteria di Collagna (Reggio Emilia) recentemente ristrutturata, verranno presentati il filmato "l'Aquila reale nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano" e il libro che porta lo stesso titolo.

Interverranno alla presentazione Paolo Bargiacchi, sindaco di Collagna e Willy Reggioni, tecnico settore conservazione della natura Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano.

«L'Aquila reale – spiega Reggioni - è sicuramente uno dei rapaci più maestosi al mondo. Erroneamente individuato come simbolo di forza e di potenza, è in realtà un animale la cui sopravvivenza è spesso messa a repentaglio da inadeguati comportamenti assunti dell'uomo e da una gestione del territorio complessivamente irrispettosa dei delicati equilibrio ambientali.

Fortunatamente, almeno in questa porzione di Appennino Tosco Emiliano, l'atteggiamento delle persone nei confronti degli elementi e delle risorse naturali è complessivamente cambiato e l'Aquila è tornata a occupare con continuità il territorio del Parco. Da un punto di vista ecologico è sicuramente uno dei maggiori successi conservazionistico che abbiamo potuto osservare in questi ultimi anni. L'Aquila non mette radici in un territorio se non si sente al sicuro e se non ha cibo in abbondanza. Attualmente sono cinque le coppie che nidificano nell'area del Parco».

L'attività di monitoraggio dell'Aquila reale nel territorio del Parco Nazionale è stata affidata alla LIPU di Parma che con proprio personale ha condotto, in questi ultimi anni, anche strategiche attività d'informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica nonché formazione al personale afferente al Parco. Alle attività di monitoraggio hanno, infatti, partecipato anche agenti del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato ai quali è rivolto un particolare ringraziamento.

Il libro e il video documentario sono stati realizzati da Marco Gustin, responsabile scientifico del progetto Lipu – Bridlife Italia, in collaborazione con il gruppo di monitoraggio composto da Marco Perdelli, Stefano Schiassi e Michele Mendi, mentre i contributi filmati sono stati curati da Marco Andreini. Queste opere non rappresentano solamente piacevoli raccolte d'immagini di Aquila reale e di ambienti del Parco Nazionale nelle quattro stagioni dell'anno, ma costituiscono anche una prima e importante sintesi tecnica del lavoro di monitoraggio della presenza della specie nel Parco, realizzato negli ultimi dieci anni dal "gruppo di monitoraggio Aquila reale Appennino settentrionale".
Il progetto, che ha permesso di realizzare anche una mostra fotografica itinerante dedicata alla specie, è stato finanziato al Parco Nazionale con propri fondi dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è stato condotto a termine in strettissima collaborazione con la LIPU di Parma.

(Sassalbo, 05 Gen 12)

Fonte: http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=15854